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Smart working, mercato immobiliare e Metropoli Rurale Alto Reno. Qual é il filo rosso che unisce questi tre entità così diverse da loro? La risposta è relativamente semplice: un po' per la pandemia, un po' perché la digitalizzazione è arrivata in praticamente tutte le categorie lavorative relative ai servizi, lo smart working è uno dei protagonisti di questo infausto 2020. E, per una volta tanto, un protagonista positivo.
Questo nuovo modo di lavorare da casa andrà sicuramente (anzi, ha già iniziato!) ad influenzare il mercato immobiliare delle zone periferiche, compresa la "nostra" Metropoli Rurale Alto Reno.

A tal proposito, riprendiamo un ottimo articolo pubblicato dal portale money.it che ha ben sintetizzato cosa andrà a succedere nei prossimi anni.

"Gli agglomerati urbani più piccoli - si legge - vedranno un aumento della domanda di immobili, e questo comporterà l’apprezzamento delle quotazioni e dei relativi canoni di affitto.

Le aziende si sposteranno dalla città alle zone periferiche della città o nell’hinterland ma si collocheranno sempre in prossimità di un’autostrada o di un arteria stradale principale. Questo perché difficilmente potranno sempre lavorare con i dipendenti in remoto e periodicamente potrebbero avere necessità di chiamare a turno i dipendenti per coordinare i lavori o quant’altro".


Per questo che sarebbe conveniente anticipare tutti ed iniziare a rivalutare anche le zone periferiche e collinari dell'Alto Reno come possibile soluzione abitativa e lavorativa


In effetti, il mondo del lavoro diventerà non solo ed esclusivamente telematico, ma principalmente tale. Tradotto: ai dipendenti sarà comunque chiesto di recarsi in sede qualche volta al mese, a seconda delle esigenze.

«Sarà necessario essere ubicati in una zona che agevoli i dipendenti che si recano in sede e arriveranno, in genere, con un’automobile percorrendo una delle strade principali. Auto che come detto in passato rispetto alle abitudini dei dipendenti probabilmente crescerà di dimensione e sarà poco pratica da usare dentro i centri molto urbanizzati».

Ma c'è anche la possibilità di non avere la macchina e di riuscire a raggiungere la propria sede via treno. La nostra area di interesse, quella dell'Alto Reno, è attraversata dalla ferrovia Porrettana, che collega Pistoia e Bologna via Pracchia-Porretta. Ma potrebbero essere le stesse aziende a scegliere di spostare la propria sede in modo "smart". Continua così l'articolo: «L’azienda potrebbe optare per collocarsi vicino ad una stazione ferroviaria o una fermata del metro o del passante ferroviario. Questo avverrà in particolar modo nelle imprese che manterranno una sede di rappresentanza in città e potrebbe nascere una via vai di dipendenti che potrebbe, di tanto in tanto, fare la spola tra la sede principale e quella di rappresentanza usando i mezzi pubblici».

In generale, dunque, quello che dobbiamo aspettarci è l’aumento delle quotazioni di immobili ad uso ufficio e aziendali in generale che si trovano vicino lungo un arteria stradale importante, oppure ancora vicino ad una stazione ferroviaria, anche non necessariamente in città.

Come in tutti i mercati, anche in quello immobiliare vale la regola della domanda e dell'offerta. Più la domanda aumenta, più i prezzi aumentano. Per questo che sarebbe conveniente anticipare tutti ed iniziare a rivalutare anche le zone periferiche e collinari dell'Alto Reno come possibile soluzione abitativa e lavorativa.


 

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